TERAMO – Sono stati bloccati da un agente di polizia fuori servizio, che li aveva notati in viale Crucioli intenti a suonare ai citofoni dei condomini per farsi aprire i portoni ed entrare molto probabilmente per mettere a segno i furti. Due cittadini russi, in possesso di documenti contraffatti e che si spacciavano per cittadini ceki, sono così finiti in manette per false attestazioni a pubblico ufficiale e contraffazione di documenti allo scopo di permanere sul territorio nazionale. Petr Vaidak, 34 anni e Pavel Nedved (sì, proprio così, omonimo dell’ex calcaitore di Lazio e Juve), 40 anni, sono stati smascherati dalle impronte digitali: in tasca avevano una pinza multifunzione, di quelle usate per forzare i portoni di ingresso ma soprattutto erano segnalati per precedenti furti e possesso di arnesi atti allo scasso. Sono stati rinchiusi nel carcere di Castrogno a disposizione del magistrato.
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